martedì 8 maggio 2012

non lo so

Osservo spesso che una delle risposte più temute dai coach in erba è "non lo so". Quando il coachee pronuncia queste tre brevi paroline in successione, cala il silenzio nella stanza e il gelo nel corpo del povero coach.



Dopo qualche attimo di panico, nella testa del coach affiora una domanda (che però è autoreferenziale, non per il coachee): e adessso, che c.... gli dico? (ognuno riempia i puntini come meglio crede). nella migliore delle ipotesi il coach se la tiene per sè, in altri casi può essere talmente urlata, nella sua testa, che si senta anche da fuori. :-)

In realtà "non lo so" è una risposta che dice un sacco di cose, utilissima nel coaching (utile ovviamente per il coachee). "Non lo so" è una consapevolezza... "scopro di ignorare la risposta  a questa domanda" ed è uno di quei momenti in cui il coach si suda il suo salario. Fin tanto che fai domande alle quali il coachee risponde con disinvoltura, vuol dire che stai affrontando cose già chiare a lui, consapevolezze che già fanno parte del suo bagaglio e dalle quali può attingere con facilità. Quando incontri un silenzio prolungato o un "non lo so" sei davanti a qualcosa che, per qualche ragione, lui non aveva affrontato.

Ora, può darsi anche il caso che non avesse mai affrontato questa consapevolezza per mancanza di volontà e può darsi pure il caso che questa mancanza sia tutt'ora presente. In altre parole, potrebbe darsi che non gli importi nulla di sapere ciò che non sa. Ovviamente per verificarlo c'è solo un modo... chiederlo.

mi immagino la situazione
coach fa una qualsiasi domanda.
coachee: "non lo so"
coach: "ti interessa di saperlo?"
coachee: "no, guarda, non me ne frega niente..." oppure "oh sì, è davvero importante capirlo!" oppure... non lo so

In ogni caso il coachee ha un nuovo mattone per costruire il suo muro: "non so qualcosa e voglio saperlo" (per certi versi, possiamo considerarlo un nuovo micro-obiettivo) oppure "non so qualcosa e non mi importa di saperlo" nel qual caso è pronto per indirizzare la sua attenzione verso qualcos'altro! (il coach potrebbe domandare, per esempio "allora, cosa ti importa di sapere?")


arrivati a questo punto mi bussa nella testa una domanda: perchè ho scritto questo post?

non lo so.... e non mi importa di saperlo :-)

alberto@coachit.it

photo credit: TheeErin via photo pin cc

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