tag:blogger.com,1999:blog-39337220908275650212012-05-04T15:32:56.620+02:00coachando - coaching blogblog di coaching, sviluppo personale e liberi pensieri. per chi vuole migliorare se stesso, le performance proprie o dell'azienda, per chi vuole diventare coach o per semplici curiosi.albertohttp://www.blogger.com/profile/07448077360011066112noreply@blogger.comBlogger24125tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-3193401449883140922012-05-02T07:57:00.000+02:002012-05-02T07:57:23.817+02:002012-05-02T07:57:23.817+02:00Cosa fa un coach in più? #1 ascolto<a href="http://4.bp.blogspot.com/-l7jcQst9RnY/T5jsJIiggTI/AAAAAAAABSU/2xfv-XC2rTs/s1600/medium_457564468.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-l7jcQst9RnY/T5jsJIiggTI/AAAAAAAABSU/2xfv-XC2rTs/s200/medium_457564468.jpg" width="140" /></a>Immagina di essere in una stanza completamente silenziosa con le pareti perfettamente isolate acusticamente. Potresti giurare che in questo istante non c'è nessun rumore o voce o suono intorno a te.<br />
<br />
Adesso immagina di mettere la mano in tasca e di tirar fuori una piccola ricetrasmittente. <br />
<a name='more'></a>Accendila. Quanti segnali puoi captare? Una radio straniera, le comunicazioni della polizia... Ovviamente dipende dalla potenza della tua radiolina.<br />
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Ad ogni modo... quei messaggi, quelle comunicazioni esistono; sono esattamente lì dove fino a pochi secondi prima pensavi ci fosse un silenzio assordante.<br />
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A scanso di equivoci, esco dalla metafora: un coach non ascolta la radio della polizia mentre è in sessione, però sa sintonizzarsi anche su quei messaggi che il partner emette anche senza comunicarli con la voce.<br />
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<a href="mailto:alberto@coachit.it">alberto@coachit.it</a><br />
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photo credit: <a href="http://www.flickr.com/photos/seychelles88/457564468/">seychelles88</a> via <a href="http://photopin.com/">photo pin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/">cc</a><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-319340144988314092?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>albertohttp://www.blogger.com/profile/07448077360011066112noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-77875990725454145082012-04-24T10:30:00.000+02:002012-04-28T17:57:17.121+02:002012-04-28T17:57:17.121+02:00come funziona una sessione di coaching<a href="http://1.bp.blogspot.com/-WEzDJLlXwLk/T5HXWT1o6TI/AAAAAAAAAUw/Zj5jrTvuxF0/s1600/medium_3534516458.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-WEzDJLlXwLk/T5HXWT1o6TI/AAAAAAAAAUw/Zj5jrTvuxF0/s320/medium_3534516458.jpg" width="240" /></a><br />
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L'altro giorno mi sono reso conto di una cosa... forse nessuno ti ha mai detto come funziona una sessione di coaching. nella pratica, cosa si fa?</div>
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Allora, partiamo dalla doverosa (e ormai quasi noiosa) premessa che ogni coach ha il suo modello, il suo stile e che ogni sessione in realtà, varia da cliente a cliente. Comunque qualche linea guida generale si può anche provare a tracciarla.</div>
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<a name='more'></a><br /></div>
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Per esempio si può dire che il <b>coach ti farà delle domande</b>; alcune che serviranno per <b>capire la situazione</b> che vuoi migliorare, altre per <b>definire ciò che vorrai ottenere,</b> altre ancora per s<b>tabilire i passi concreti </b>che vorrai mettere in pratica una volta finito il tuo incontro con il coach. sì, il tuo lavoro non finirà allo scadere della vostra conversazione ma <b>andrai a casa con una serie di compiti e di attività che tu stesso avrai deciso di provare.</b></div>
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Tante domande dunque; domande che il coach ti farà secondo il modello di coaching che utilizza ma, soprattutto, seguendo le risposte che tu via via darai. Per questo non è pensabile di pre-dire una sequenza di domande standard da seguire. </div>
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Dal tuo coach potrai anche aspettarti dei <b>feedback di riconoscimento</b>, ossia delle restituzioni su comportamenti, valori, capacità che lui osserva e che ti rimanda oppure <b>feedback di miglioramento</b>, aree in cui intravede un tuo potenziale di crescita.</div>
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Di base quindi il coach ti farà domande e darà feedback, il tutto seguendo il suo modello e mettendo in pratica le competenze di coaching (dai un'<a href="http://www.icf-italia.org/fic/?page_id=132" target="_blank">occhiata qui</a> fin tanto che non faccio un post ad hoc) in ogni momento della tua sessione. al coach spetterà la responsabilità del processo (fare le domande, gestire il tempo, etc.) a te spetterà la responsabilità del contenuto (cosa vuoi e come lo vuoi, lo deciderai tu!)</div>
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In soldoni: farete una conversazione di un'ora circa (la durata varia a seconda del coach e delle tue esigenze).principalmente, ti farà delle domande. in quest'oretta, da un lato imparerai delle cose nuove su di te e arricchirai il tuo bagaglio di consapevolezze, dall'altro uscirai con delle azioni concrete da svolgere (quelle dovrai farle da sole perchè il tuo coach ti affianca solo durante le sessioni ma lascia che sia tu a vivere la tua vita)</div>
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Altre cose pratiche che mi vengono in mente:</div>
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<li style="text-align: justify;">è opportuno che tu spenga il cellulare per il tempo della sessione (regolati di conseguenza) per poterti concentrare su di te e sui tuoi obiettivi, senza distrazioni.</li>
<li style="text-align: justify;">sarà cura del tuo coach farti scegliere le condizioni che rendano più utile, per te, questa chiacchierata (es. ci diamo del tu o del lei? lo decidi tu).</li>
<li style="text-align: justify;">il tuo coach gestirà il tempo della sessione e farà in modo che per l'ora pattuita tu abbia percorso la strada che intendevi percorrere. (all'inizio di ogni sessione vengono definiti i risultati che si vogliono ottenere)</li>
<li style="text-align: justify;">il tuo coach è lì per farti domande, ma ovviamente puoi fargli tutte le domande che vuoi!</li>
</ul>
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<a href="mailto:alberto@coachit.it">alberto@coachit.it</a><br />
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photo credit: <a href="http://www.flickr.com/photos/marcobellucci/3534516458/">Marco Bellucci</a> via <a href="http://photopin.com/">photo pin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by/2.0/">cc</a><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-7787599072545414508?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-2466749688032840652012-04-16T12:33:00.001+02:002012-04-28T17:57:34.232+02:002012-04-28T17:57:34.232+02:00teen coaching o coaching per adolescenti - un appello ai genitoricarissimi genitori che vi rivolgete a un coach per vostro figlio, non so quali ragioni vi spingano a pensare che vostro figlio o vostra figlia "abbiano bisogno di un coach" ma questo è senza dubbio un gesto d'affetto e di attenzione nei loro confronti e questo vi va riconosciuto.<br />
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Vi voglio dare solo qualche spunto su cui riflettere:<br />
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<a name='more'></a><br />
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- iniziate a valutare il coaching come un'opportunità, non un bisogno. un adolescente avrà forse qualche cosa che non va (ai vostri occhi) ma quello che un coach vede e riconosce in lui sono le potenzialità che ancora non ha manifestato<br />
- tenete presente che un coach professionista manterrà estramamente confidenziale il contenuto delle conversazioni con vostro figlio. quindi, se contate di usufruire di questo servizio per avere un infiltrato nel mondo di vostro figlio che vi confidi i suoi segreti, cambiate servizio.<br />
- se volete un coach perchè vostro figlio si laurei, diventi avvocato, .... cambiate professionista.<br />
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infine... approfittando di questa occasione, se foste voi ad avere l'opportunità di lavorare con un coach per migliorare la vostra relazione con vostro figlio. su cosa lavorareste? cosa vi piacerebbe riuscire a fare che ancora non riuscite?<br />
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<a href="mailto:alberto@coachit.it">alberto@coachit.it</a><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-246674968803284065?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-87466083193723097882012-04-02T11:47:00.001+02:002012-04-28T17:57:50.026+02:002012-04-28T17:57:50.026+02:00essere coach o fare il coach? divenire coach.ok, spesso mi perdo troppo a dare significato alle parole (verbi in questo caso). ma non è anche questo una parte importante del coaching? dare un significato alle parole che, da sole, sarebbero solo contenitori vuoti?<br />
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parto da questa distinzione essere coach o fare il coach. cosa significa essere e fare il coach? <br />
<a name='more'></a>essere coach vuol dire approcciare la vita intera, ogni relazione, ogni evento che ci occorre con spirito da coach; quindi essere non giudicante, attento a fare domande che aiutino te e l'interlocutore a chiarirsi e chiarire le proprie posizioni, cercare di sfruttare le risorse disponibili, etc. Fare il coach, invece, vuol dire fare del proprio essere un coach una professione. Con la doverosa premessa che ognuno è libero di farlo alla propria maniera, penso tuttavia che alcune condizioni necessarie per chiunque voglia di dire di "fare il coach" siano quantomeno di avere dei clienti, di saper essere loro di supporto, etc.<br />
<br />
dunque... essere coach e fare il coach, sono due cose distinte. per poter fare il coach sarebbe opportuno anche esserlo (ossia aver adottato nel proprio modo di essere certi atteggiamenti e convinzioni). Tuttavia potrebbe benissimo esserci un ottimo professionista che nel suo "privato" è tutt'altro che coach. Di certo ci possono essere molte persone che sono coach pur non esercitando questa professione.<br />
<br />
mi vien da dire che un buon professionista sia competente su entrambe le dimensioni: quella dell'essere e quella del fare.<br />
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ora, fatta un po' di luce sulla distinzione tra l'essere e il fare, mi piace allargare gli orizzonti e aggiungere un concetto (attraverso una parola) che meglio definisce la mia idea su quale sia il "verbo" giusto per un coach: divenire. "Divenire coach" (e, si noti, non diventare) presuppone che il nostro sia sempre uno sviluppo (sia nel nostro essere che nel nostro fare); che non ci sia un punto d'arrivo, ma soltanto, eventualmente, degli step intermedi, ma che, di fatto siano step intermedi verso un obiettivo senza fine di crescita. Quale che sia il punto raggiunto, c'è sempre un punto più in là su cui poter fissare il proprio sguardo.<br />
<br />
<a href="mailto:alberto@coachit.it">alberto@coachit.it</a><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-8746608319372309788?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-89553153328526108622011-07-21T14:53:00.002+02:002011-07-21T14:54:57.581+02:002011-07-21T14:54:57.581+02:00una domanda di... career coachinginizia con questo post una sorta di rubrica, veloce per me da aggiornare ma che spero possa essere profonda per chi vorrà usarla per se stesso. una domanda, potente, che sia uno spunto per riflettere su alcuni aspetti della propria vita, professione, etc...<br />
<br />
cominciamo da una domanda di career coaching...<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-size: large;">se pensi al tuo lavoro (alle attività che svolgi, al livello professionale a cui sei giunto oggi), qual è la parola che meglio descrive il tuo stato d'animo?</span><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-8955315332852610862?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-8853437202051675652011-06-09T14:07:00.004+02:002011-06-17T09:51:07.763+02:002011-06-17T09:51:07.763+02:00il coach che è (già) in te<div style="text-align: justify;"><a href="http://img.wylio.com/flickr/147019/236/4710047377" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Boy and girl play ping-pong, circa 1950" border="0" height="192" src="http://img.wylio.com/flickr/147019/236/4710047377" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Boy and girl play ping-pong, circa 1950 - photo by: Center for Jewish History, NYC, Source: Flickr, found with Wylio.com" width="236" /></a>All'inzio della mia carriera di coach, guardavo con occhi di ammirazione i coach con più esperienza. Quando avevo la fortuna di osservarne qualcuno in azione, ne ascoltavo ogni parola, ogni domanda fatta al coachee, ogni feedback dato, ogni sfumature linguistica o di tono. Più aumentavano le mie capacità di osservazione, più riuscivo a trarre beneficio dall'osservazione dei "maestri": tutto questo perchè ritenevo che per imparare al meglio la tecnica fosse necessario osservare chi era "meglio di me" e carpirne i segreti. "<i>se vuoi imparare a giocare a ping pong, devi giocare contro chi è più forte di te" </i>è un insegnamento di mio zio (grande pongista) al quale ho creduto fortemente per anni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">Dopo un po' di tempo, oltre alla mia attività di coach con i miei clienti, ho iniziato a supportare persone che volevano diventare coach, allieve e allievi di una scuola di coaching: certamente con meno esperienza dei "maestri" da cui avevo appreso le basi e a cui avevo succhiato ogni goccia di esperienza possibile. La rivelazione è stato scoprire, non me ne voglia mio zio, che anche giocando contro un totale novizio del ping-pong, io possa trarne beneficio per il mio miglioramento.</div><div style="text-align: justify;"><span id="wylio-flickr-image-4710047377" style="display: block; float: right; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 236px;"><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-4710047377" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 100%;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><span style="display: block; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</span></span></span></span></div><div><div style="text-align: justify;">Imparando a riconoscere nei miei allievi non solo le capacità espresse, ma anche quelle potenziali, è come se avessi davanti a me quel che sono ora (coach in erba) ma anche i master coach che saranno (e da cui posso imparare tantissimo).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Continuo a pensare che giocare contro chi è più forte aiuti ad imparare a giocare a ping pong e che osservare coach di esperienza aiuti a crescere: in essi infatti tutte le competenze sono già effettive e convivono naturalmente. Ma posso imparare anche da chi ha meno esperienza, da chi è meno forte: in parte riconoscendo le competenze potenziali e in parte riconoscendo quale competenza ha già sviluppato (per dono di natura, o per esperienze pregresse) e in quale modo specifico la manifesta.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per estensione ho imparato ad imparare a fare coaching anche da chi non c'entra niente col coaching. Le competenze che sono utili a me, per essere utile ai miei clienti, possono arrivare da chiunque: da mia figlia che mi fa una domanda più che potente, da un amico che mi regala un ascolto completamente neutrale e totale, da uno sconosciuto sul tram che empatizza (non necessariamente simpatizza) con me.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">quindi colgo l'occasione per ringraziare tutti i miei maestri, quelli da cui ho imparato intenzionalmente, quelli da cui ho imparato insegnando e quelli da cui ho imparato, a prescindere dalla loro volontà. e anche mio zio, che mi hai insegnato i rudimenti del ping-pong.</div><div><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span id="wylio-flickr-image-4710047377" style="display: block; float: right; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 236px;"><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-4710047377" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 236px;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><span style="display: block; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">photo © 2010 <a href="http://www.flickr.com/people/center_for_jewish_history/" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for Center for Jewish History, NYC">Center for Jewish History, NYC</a> | <a href="http://www.flickr.com/photos/36988361@N08/4710047377" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="get more information about the photo 'Boy and girl play ping-pong, circa 1950'">more info</a></span><span style="display: block; float: right; margin-left: 5px;"><strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">(via: <a href="http://www.wylio.com/" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></span></span></span></div><div><span id="wylio-flickr-image-4710047377" style="display: block; float: right; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 236px;"><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-4710047377" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 236px;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</strong></span></span></span></div><br />
</div></div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-885343720205167565?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-80785121441832329972011-04-22T08:15:00.000+02:002011-04-22T08:15:21.403+02:002011-04-22T08:15:21.403+02:00così parlò... alberto marcoaldi<a href="http://img.wylio.com/flickr/147019/218/4913155943" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="lonely tree" border="0" height="159" src="http://img.wylio.com/flickr/147019/218/4913155943" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="lonely tree - photo by: fRedi, Source: Flickr, found with Wylio.com" width="200" /></a><i><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;"><i>"Avvertiremo sempre la sensazione che qualcosa ci manca. Se non fosse così, gli alberi sarebbero ancora semi."</i></span></i><br />
<i><br />
</i><br />
<i><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;"><i></i></span></i><span id="wylio-flickr-image-4913155943" style="display: block; float: left; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 218px;"><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-4913155943" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 100%;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><span style="display: block; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">photo © 2010 <a href="http://www.flickr.com/people/canon_duo/" style="color: #aaaaaa; margin: 0; padding: 0; text-decoration: underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for fRedi">fRedi</a> | <a href="http://www.flickr.com/photos/41481187@N06/4913155943" style="color: #aaaaaa; margin: 0; padding: 0; text-decoration: underline;" target="_blank" title="get more information about the photo 'lonely tree'">more info </a></span><span style="display: block; float: right; margin-left: 5px;"><strong style="margin: 0;">(via: <a href="http://www.wylio.com/" style="color: #aaaaaa; margin: 0; padding: 0; text-decoration: underline;" target="_blank" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></span></span></span><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-8078512144183232997?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-29738817437386629252011-04-11T12:02:00.004+02:002011-06-17T09:53:23.272+02:002011-06-17T09:53:23.272+02:00i molteplici sè<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="http://img.wylio.com/flickr/147019/230/529900486" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Multi Andy" border="0" height="174" src="http://img.wylio.com/flickr/147019/230/529900486" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Multi Andy - photo by: A. M., Source: Flickr, found with Wylio.com" width="230" /></a>L’uomo è un animale sociale: non mi arrogo la paternità di questa affermazione ma da qui parto per la considerazione di oggi. Il suo “essere uomo” si manifesta nel suo relazionarsi con gli altri. Ogni individuo esiste a prescindere dagli altri ma ha un senso solo in relazione con altre persone. Per questo motivo ciascun individuo può avere, a seconda delle persone e dei contesti con cui si relazione, caratteristiche completamente diverso. Il più “simpatico” dei tuoi amici può essere un antipatico capoufficio per qualcun’altro. Tu puoi essere un disordinato a casa ma assolutamente impeccabile sul lavoro. Tuo figlio, quell’angioletto in casa, potrebbe essere un diavolo a scuola.<span class="Apple-style-span" style="line-height: 15px;"></span><br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Non sono contraddizioni, sono solo dimostrazioni che il nostro essere, ma anche la nostra personalità, il nostro comportarci, possono essere molto diversi a seconda del contesto in cui si esprimono.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Prova a fare questo esercizio; completa le seguenti frasi.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"></div><span id="wylio-flickr-image-529900486" style="display: block; float: left; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 230px;"><br />
<span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-529900486" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 100%;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><span style="display: block; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</span></span></span></span><br />
<br />
<ul><li><span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span>Io sono......</li>
<li><span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span>Io sono......</li>
<li><span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span>Io sono......</li>
<li><span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span>Io sono......</li>
<li><span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span>Io sono.....</li>
</ul><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ovviamente non ho assolutamente idea di quello che hai scritto, forse avrai risposto parlando del tuo ruolo sociale “io sono un avvocato”, forse avrai fatto riferimento a caratteristiche fisiche che ti rendono particolare rispetto alla media “io sono alto”, o caratteristiche della tua personalità che ritieni importanti (in positivo o in negativo) “io sono estroverso/io sono timido”... son quasi certo che avrai fatto riferimento a carattestiche di te come individuo (rispetto a te come appartenente a una collettività): è una tendenza del modo di pensare occidentale rispetto a quello orientale. Ma non siamo qui per indovinare quello che hai pensato.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Se questo stesso test ti fosse stato proposto a un colloquio di selezione, oppure in una serata tra amici o in un aula di formazione, credi che avresti risposto le stesse cose?</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il contesto in cui siamo influenza anche l’immagine che abbiamo di noi e il modo in cui “siamo” verso l’esterno.<br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #aaaaaa; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; line-height: 15px;"><span style="display: block; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">photo © 2007 <a href="http://www.flickr.com/people/adenocorticotropina/" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for A. M.">A. M.</a> | <a href="http://www.flickr.com/photos/66953384@N00/529900486" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="get more information about the photo 'Multi Andy'">more info </a></span><span style="display: block; float: right; margin-left: 5px;"><strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">(via: <a href="http://www.wylio.com/" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></span></div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-2973881743738662925?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-69292177861230846812011-03-21T10:21:00.003+01:002011-06-17T09:55:06.033+02:002011-06-17T09:55:06.033+02:00dimmi come parli e ti dirò chi sei (anzi, come fai)<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="http://img.wylio.com/flickr/147019/259/2273448091" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Speak out!" border="0" height="149" src="http://img.wylio.com/flickr/147019/259/2273448091" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Speak out! - photo by: Chris Schuepp, Source: Flickr, found with Wylio.com" width="200" /></a>Partiamo da un paio di concetti generali (potete anche non condividerli, ovviamente):</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"><br />
</span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></div><ul><li>Parlare è un comportamento</li>
<li><span style="font: normal normal normal 7pt/normal 'Times New Roman';"> </span>L’uomo tende a replicare i propri modelli comportamentali.</li>
</ul><span id="wylio-flickr-image-2273448091" style="display: block; float: right; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 259px;"><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-2273448091" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 100%;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><span style="display: block; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</span></span></span></span><br />
<div style="text-align: justify;"><br />
<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a>Ne consegue (lo faccio conseguire io, in realtà) che, generalmente, potendo ascoltare <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">come</b> parla una persona, potremo anche capire <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">come</b> questa persona si comporta nella sua vita. Parlando in termini più concreti, se il tuo interlocutore tende ad aprire mille argomenti senza approfondirli, molte parentesi che non chiude, possiamo ipotizzare che anche nel resto della sua vita, sul lavoro, nelle relazioni con gli altri, etc. tenda a comportarsi così: magari ad avere molti rapporti, molte attività contemporaneamente ma che porta di rado a termine. Viceversa una persona che nel suo <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">modo comunicativo </b>risulta conciso e diretto può rivelarsi, con buone probabilità, una persona di norma orientata al risultato.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Detto questo val la pena ricordare che, come coach, il nostro compito non è di trarre conclusioni o fare ipotesi (o ancor peggio ricorrere a pericolose generalizzazioni), bensì osservare e riportare al nostro cliente. Sarà lui, l’esperto di sè stesso che ci racconterà in che modo si rispecchia in quello che abbiamo visto, e se e come gli è utile.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E tu, come comunichi? E ti comporti come comunichi?<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><span id="wylio-flickr-image-2273448091" style="display: block; float: right; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 259px;"><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-2273448091" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 259px;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><span style="display: block; float: left; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">photo © 2006 <a href="http://www.flickr.com/people/chrisschuepp/" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for Chris Schuepp">Chris Schuepp</a> | <a href="http://www.flickr.com/photos/11883362@N00/2273448091" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="get more information about the photo 'Speak out!'">more info </a></span><span style="display: block; float: right; margin-left: 5px;"><strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">(via: <a href="http://www.wylio.com/" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></span></span></span></div><div><span id="wylio-flickr-image-2273448091" style="display: block; float: right; line-height: 15px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; position: relative; width: 259px;"><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-2273448091" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; clear: both; color: #aaaaaa; float: left; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; width: 259px;"><span class="photoby" style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 2px; padding-left: 2px; padding-right: 2px; padding-top: 2px;"><strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><br />
</strong></span></span></span></div><br />
</div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-6929217786123084681?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-73172835520873914452010-12-30T13:29:00.004+01:002011-01-02T23:06:05.667+01:002011-01-02T23:06:05.667+01:00un regalo per il nuovo anno (ma valido sempre)Il regalo è un esercizio, molto semplice. Completa le seguenti affermazioni.<br />
<br />
<br />
<a href="http://img.wylio.com/flickr/187/4198909425" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Day 22" border="0" height="250" src="http://img.wylio.com/flickr/187/4198909425" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial; cursor: move; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="Day 22 - photo by: Alan Carr, Source: Flickr, found with Wylio.com" width="187" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">Per il prossimo anno</div><br />
<div style="text-align: justify;">voglio avere più.............................., e avere meno.................................</div><div style="text-align: justify;">voglio essere più.............................., ed essere meno..............................</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">è tradizione quanto il panettone e le bollicine, fare buoni propositi per l'anno venturo. l'invito che ti faccio quest'anno è di provare a scriverli. Infatti, finché restano nella nostra testa, i nostri desideri sono solo idee, quando decidiamo di scriverli o verbalizzarli (magari con il nostro coach) diamo forma a ciò che desideriamo e, rendendolo più concreto, lo rendiamo già un po' più realizzabile.<br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #aaaaaa; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; line-height: 15px;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #aaaaaa; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; line-height: 15px;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #aaaaaa; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; line-height: 15px;">photo © 2009 <a href="http://www.flickr.com/people/52059686@N00" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for Alan Carr">Alan Carr</a> | <a href="http://www.flickr.com/photos/52059686@N00/4198909425" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="get more information about the photo 'Day 22'">more info </a> </span><span class="Apple-style-span" style="color: #aaaaaa; font-family: arial, sans-serif; font-size: 11px; font-style: italic; line-height: 15px;"><strong style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">(via: <a href="http://wylio.com/" style="color: #aaaaaa; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px; text-decoration: underline;" target="_blank" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-7317283552087391445?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-49382017594697309282010-12-30T08:47:00.001+01:002010-12-30T14:25:12.469+01:002010-12-30T14:25:12.469+01:00A.A.A. cercasi coach<div style="text-align: justify;">Ciao Coach,</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">con l'inizio dell'anno nuovo ho finimalmente di mettere in piedi un progetto che mi ronza nella testa da un po' di tempo: <b>un censimento di tutti i coach operativi in italia</b> (o anche di coach italiani operativi all'estero).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Come ben sai, per esercitare la professione, non occorrono iscrizioni ad un albo o esami particolari: ogni coach sceglie come formarsi, come proporsi sul mercato, se e come associarsi. Altrettanto sai (e so) che ogni coach opera diversamente dagli altri: per modalità d'intervento, per quantità di tempo dedicato al coaching. So che molti di noi non fanno solo questo e affiancano il coaching ad altre professioni. Altri ancora hanno integrato il coaching nella loro professione.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">In ogni caso, questo censimento vuole servire proprio a questo: fotografare la situazione del coaching in Italia, cercando di cogliere il massimo numero di sfumature.</div><div style="text-align: justify;"><span id="wylio-flickr-image-1385043212" style="display:block;line-height:15px;width:200px;padding:0;margin:0 10px;position:relative;float:left;"><img style="padding:0;margin:0;border:none;" width="200" height="128" src="http://img.wylio.com/flickr/200/1385043212" title="Kevin Roberts shows off SQL Manager for MySQL - photo by: Mike Schinkel, Source: Flickr, found with Wylio.com" alt="Kevin Roberts shows off SQL Manager for MySQL" /><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-1385043212" style="font-family: arial, sans-serif;padding:0;margin:0;width:100%;color:#aaa;background:#fff;float:left;clear:both;font-size:11px;font-style:italic;"><span class="photoby" style="padding:2px; margin:0;"><span style="display:block;float:left;margin:0;padding0;" >photo © 2007 <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for Mike Schinkel" href="http://www.flickr.com/people/13838874@N00">Mike Schinkel</a> | <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" title="get more information about the photo 'Kevin Roberts shows off SQL Manager for MySQL'" target="_blank" href="http://www.flickr.com/photos/13838874@N00/1385043212">more info </a></span><span style="display:block;float:right;margin-left:5px;"><strong style="margin:0;padding0;">(via: <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" target="_blank" href="http://wylio.com" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></span></span></span><br /><br />
</div><div style="text-align: justify;">Pertanto, se vuoi aiutarmi in questo progetto, se sei un coach (e non ti ho ancora contattato), se conosci dei coach o dei professionisti che operano anche in quest'ambito o se vuoi semplicemente rimanere informato sui risultati di questa (lunga e impegnativa) ricerca, mandami una mail all'indirizzo: <a href="mailto:alberto@coachit.it">alberto@coachit.it</a></div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-4938201759469730928?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-50016219479117099202010-12-28T19:01:00.002+01:002010-12-30T23:20:05.957+01:002010-12-30T23:20:05.957+01:00italian coaching group - su linkedin<div style="text-align: justify;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TRolovxFq4I/AAAAAAAAAT8/SSP76vjOMx8/s1600/italian.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TRolovxFq4I/AAAAAAAAAT8/SSP76vjOMx8/s1600/italian.png" /></a>Su linkedin ho fondato (parecchio tempo prima di questo blog) un gruppo dedicato al coaching. si chiama italian coaching group e per accedervi è necessario disporre di un account di linkedin (gratis) e di fare richiesta (altrettanto gratuitamente, ovviamente).</div><div style="text-align: justify;">il gruppo è aperto a tutti, non occorre essere membri di nessuna associazione e, a onor del vero, non occorre nemmeno essere coach. Gli unici requisiti necessari sono avere una qualsiasi volontà di documentarsi e/o di scambiare informazioni e/o di partecipare alle discussioni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ci sono poi delle regole di convivenza che altro non sono che le normali regole di netiquette (ma si usa ancora questo termine?) che regolano, o dovrebbero, ogni discussione online.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">A oggi, dopo circa 2 anni e mezzo di vita (mica pochi!) si sono iscritte 805 persone: alcune più attive nelle discussioni, altri semplici spettatori (altri forse si son solo iscritti). E tu, sei già iscritto? cosa aspetti? il fatto di essere capitato su questo blog significa che disponi del requisito minimo necessario per entrare a far parte del nostro gruppo: ti aspetto!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
<span id="wylio-flickr-image-158045473" style="display:block;line-height:15px;width:240px;padding:0;margin:0 10px;position:relative;float:left;"><img style="padding:0;margin:0;border:none;" width="240" height="180" src="http://img.wylio.com/flickr/240/158045473" title="Group Discussion - photo by: Ed Schipul, Source: Flickr, found with Wylio.com" alt="Group Discussion" /><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-158045473" style="font-family: arial, sans-serif;padding:0;margin:0;width:100%;color:#aaa;background:#fff;float:left;clear:both;font-size:11px;font-style:italic;"><span class="photoby" style="padding:2px; margin:0;"><span style="display:block;float:left;margin:0;padding0;" >photo © 2006 <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for Ed Schipul" href="http://www.flickr.com/people/16638697@N00">Ed Schipul</a> | <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" title="get more information about the photo 'Group Discussion'" target="_blank" href="http://www.flickr.com/photos/16638697@N00/158045473">more info </a></span><span style="display:block;float:right;margin-left:5px;"><strong style="margin:0;padding0;">(via: <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" target="_blank" href="http://wylio.com" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></span></span></span><br /><br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.linkedin.com/groups?home=&gid=140445">clicca qui per andare alla pagina dell'italian coaching group</a></div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-5001621947911709920?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-66302959040153576932010-12-28T18:47:00.001+01:002010-12-30T14:10:57.419+01:002010-12-30T14:10:57.419+01:00perchè bisogna darsi un obiettivo?<div style="text-align: justify;">La tua vita è come una pianta in un vaso.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Se l'anneffeierai troppo o troppo poco, se non le dai aria, se non la fertilizzi, se lasci che i rami secchino, la pianta morirà. Se, al contrario, le darai tutte le attenzioni di cui ha bisogno, la bagnerai quanto occorre, la pianta crescerà, verde forte, rigogliosa. Potrà essere una pianta ornamentale, con dei bei fiori, o un albero che da i suoi frutti (ognuno ha il proprio senso nella sua vita) ma è certo che se la accudirai, la pianta della tua vita saprà ricambiare tutte le fatiche che hai dovuto affrontare per farla crescere.</div><div style="text-align: justify;"><span id="wylio-flickr-image-1216027450" style="display:block;line-height:15px;width:305px;padding:0;margin:0 10px;position:relative;float:right;"><img style="padding:0;margin:0;border:none;" width="305" height="203" src="http://img.wylio.com/flickr/305/1216027450" title="Roots - photo by: Steve Garry, Source: Flickr, found with Wylio.com" alt="Roots" /><span class="wylio-credits" id="wylio-flickr-credits-1216027450" style="font-family: arial, sans-serif;padding:0;margin:0;width:100%;color:#aaa;background:#fff;float:left;clear:both;font-size:11px;font-style:italic;"><span class="photoby" style="padding:2px; margin:0;"><span style="display:block;float:left;margin:0;padding0;" >photo © 2055 <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" target="_blank" title="click to visit the Flickr profile page for Steve Garry" href="http://www.flickr.com/people/84165176@N00">Steve Garry</a> | <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" title="get more information about the photo 'Roots'" target="_blank" href="http://www.flickr.com/photos/84165176@N00/1216027450">more info </a></span><span style="display:block;float:right;margin-left:5px;"><strong style="margin:0;padding0;">(via: <a style="padding:0;margin:0;color:#aaa; text-decoration:underline;" target="_blank" href="http://wylio.com" title="free pictures">Wylio</a>)</strong></span></span></span></span><br /><br />
</div><div style="text-align: justify;">A un certo punto però, ti accorgerai che la tua pianta non cresce più, e, nonostante i tuoi sforzi,la tua adorata pianta sembra spegnersi, le foglie perdono colore, i frutti sono sempre meno, e hanno meno sapore.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La pianta della tua vita fatica ad esprimersi. e sai perchè avviene questo?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Perchè il vaso che la contiene non ha più spazio per accogliere le sue radici.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Allora potrai scegliere di lasciarla in quel vaso, con le radici costrette, impedendo che cresca ancora e costringendola ad un futuro in declino, oppure decidere di comprare un vaso più grande.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L'operazione non sarà facile: forse dovrai rompere il vaso in cui è ora, ravvivare le radici (col costo forse di perderne una parte), trovare la terra giusta per riempire il nuovo vaso più grande. La tua pianta potrà patire questo cambiamento, soffrirne, potrà addirittura sembrarti più deperita di quanto non lo fosse quando stava con le sue radici, strette nel vaso troppo piccolo. Ma quando quella pianta riprenderà il suo nuovo ciclo, la sua nuova vita sarà una pianta più forte, in grado di resistere ad avversità più aspre, capace di portare frutti o fiori più belli e in maggior numero.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Quella pianta è la tua vita, e i tuoi obiettivi sono il vaso. e questo è il motivo per cui vale la pena darsi degli obiettivi.</div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-6630295904015357693?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-24251601369876585722010-10-30T11:48:00.000+02:002010-10-30T11:48:18.680+02:002010-10-30T11:48:18.680+02:00così parlò... italo calvino<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, 'Nimbus Sans L', sans-serif; font-size: 13px; line-height: 15px;"><i>"La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme."</i></span><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-2425160136987658572?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-52907541951816303982010-10-10T09:50:00.000+02:002010-10-10T09:50:11.735+02:002010-10-10T09:50:11.735+02:00essere stressati è una scelta<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Il titolo di questo post è un po' forte, me ne rendo conto e so già che molti dissentiranno. L'obiezione che sento (immagino di sentire) salire più forte è: quando lo stress è causato da fattori esterni come possiamo dire che si tratti di una scelta?</span></div></span><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">La "scelta" sta nel modo in cui diamo significato a quei fattori esterni; nel modo in cui lasciamo che quei fattori esterni siano influenti (o non lo siano) sul nostro livello di stress.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Ogni azione che facciamo nella nostra vita è una scelta; compreso dunque l'essere stressati.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Forse può trattarsi di una scelta tra poche alternative, anche se in realtà, quelle alternative potrebbero solo sembrarci poche (dal nostro punto di vista) ma essere in realtà molte di più. Magari potremmo essere convinti che ci mancano delle risorse o potremmo essere in un periodo in cui non riusciamo a capire quali sono i nostri veri punti di forza, quali le aree in cui poter crescere. (in tutti questi casi, il supporto di un coach potrebbe essere molto efficace).</span></span><i><br />
</i></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Ma qual è il vantaggio di pensare in questo modo? Il vantaggio sta nel riportare su di noi il potere di cambiare le cose, anche quando "siamo stressati", anche quando pare che siano elementi "altri", a toglierci energie, causarci stress, abbassare le nostre risorse.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;">Faccio un esempio pratico... che, al solito, rende meglio l'idea. Pensa alla tua maggiore causa di stress in questo momento della tua vita, o la cosa che ti leva più energia (contro la tua volontà). Cosa potresti fare tu, per contrastare questa cosa? Di cosa avresti veramente bisogno per poterlo fare?</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><i><br />
</i></div><div><i><br />
</i><i>qualunque sia la tua situazione, puoi sempre fare qualcosa per renderla migliore.</i><br />
<i><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: 13px; font-style: normal;"><br />
</span></i><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-5290754195181630398?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-61551119801837898632010-10-08T10:05:00.000+02:002010-10-08T10:05:30.418+02:002010-10-08T10:05:30.418+02:00quando serve l'executive coaching (appunti dalla mia moleskine)<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TK7P738l6gI/AAAAAAAAATw/MtQdT8JG2lQ/s1600/moleskine.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://4.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TK7P738l6gI/AAAAAAAAATw/MtQdT8JG2lQ/s200/moleskine.jpg" width="200" /></a>Oggi ho deciso di fare un post più “istituzionale”.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ieri, in viaggio verso un cliente (potenziale), ho usato il mio tempo per fare una lista mentale delle occasioni in cui un coach può essere un valido supporto per i manager e gli executive dell’azienda. L’ho appuntata sulla mia moleskine: la rivedo e la condivido. Vi vengono in mente altre situazioni?</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br />
</i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Accompagnare i manager in momenti di transizione: promozione, ristrutturazioni aziendali, fusioni.<o:p></o:p></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Un esempio concreto. Un ottimo venditore viene promosso a direttore vendite: conosce molto bene i clienti, i prodotti e servizi, le leve commerciali che vanno mosse per promuoverli. Peccato che non sappia assolutamente gestire i rapporti con la squadra di commerciali che deve seguire. Lasciato allo sbando c’è il rischio che si trasformi da “il migliore dei venditore” a “il peggiore dei direttori vendite”.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br />
</i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Accelerare l’inserimento e rendere produttivo in tempi minori un manager neo-assunto.<o:p></o:p></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Normalmente ci vogliono 6 mesi perchè un neodirettore diventi produttivo al 100% (e a volte c’è il rischio che non lo diventi mai!). Con il coaching (e con un coach efficace) si può accelerare questo processo, rendendo il manager performante al 100% nella metà del tempo, con un evidente guadagno.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br />
</i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Aiutarli a superare periodi di stress dovuti a carico di lavoro o ragioni personali.<o:p></o:p></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>A volte è l’azienda a caricare di lavoro il manager. A volte l’azienda neanche immagina che il manager è sottoposto a stress su altri fronti (famiglia, figli, amanti). In entrambi i casi, offrire alla persona uno strumento per gestire queste difficoltà e superarle sarà senza dubbio un grande beneficio per lui e, di conseguenza, per le sue performance e per l’azienda.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br />
</i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Far crescere leader all’interno dell’azienda (evitando così spese per la ricerca)<o:p></o:p></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Anche se non sono un amante del gioco del calcio, qui, il riferimento alle società calcistiche alle politiche di acquisti e alle politiche invece dei cosidetti “vivai” calza perfettamente. Forse una società può anche permettersi di comprare un Ibraimovich, un Totti o un Cassano (perdonatemi, non vorrei far torti a nessun tifoso, ma davvero le mie nozioni di calciatori si fermano qui) ma, sapendo di poterseli allevare in casa (con un costo decisamente più basso) non varrebbe la pena di investire quei soldi diversamente? </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br />
</i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Trattenere le tue migliori risorse.<o:p></o:p></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Soprattutto in un momento di crisi, i cavalli da battaglia sono molto utili all’azienda, ma fanno molta gola anche alla concorrenza. Per questo è importante trovare soluzioni efficaci per trattenerli in azienda: premi e benefit sono senza dubbio un incentivo importante ma sono un incentivo che può benissimo essere rilanciato dai concorrenti. Dare al tuo manager la sensazione (fondata su fatti concreti) che si investe sulla sua crescita, sul suo benessere e che gli si offrono tutti gli strumenti perchè possa esprimere al massimo il suo potenziale (ed essere i primi a farlo) sottrae alla concorrenza la possibilità di farlo e garantisce alla risorsa di poter trovare il proprio futuro e la propria strada nell’azienda attuale</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><br />
</i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Allineare obiettivi dei singoli agli obiettivi corporate.<o:p></o:p></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ma se poi si scopre che non ci sono obiettivi convergenti tra il manager e l’azienda. Be' voi terreste nella vostra azienda una persona che guarda (e cammina) verso una direzione diversa dalla vostra?</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p> p.s. se volete farvi in casa un hdmoleskine (come nella foto) trovate le istruzioni su questo <a href="http://www.zonageek.com/blog/archivos/2007/04/23-121420.php">blog</a></o:p></div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-6155111980183789863?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-47482312324892549412010-09-17T08:29:00.004+02:002010-09-17T18:20:53.263+02:002010-09-17T18:20:53.263+02:00attenzione alle parole<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Quando mi sono avvicinato al coaching per la prima volta, nel 2007, da completo profano quale ero, la prima cosa che ho fatto è stata digitare la parola coaching su google; da allora sono cambiate un po’ di cose (un mercato così giovane evolve molto in due o tre anni) ma continuo periodicamente a monitare il web per capire “che aria tira”.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Questa mattina, in uno dei miei pellegrinaggi nella rete (gli dedico una mezz’oretta sul presto, con una tazza di caffè) mi è saltata all’occhio un concetto sul quale vorrei sviluppare la mia riflessione odierna: l’idea di Coach Certificato.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">CERTIFICATO. Ogni sito che parla di coaching (che sia il sito di una scuola, di un privato o di una società) fa bella mostra di questa parola. “...formiamo coach certificati”, “... i nostri coach sono tutti certificati...” “...sono un coach certificato”</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">A volte si tratta di attestati di associazioni (internazionali o nazionali) che certificano la qualità dei coach e delle società che ne fanno parte, altre volte si tratta di certificazioni direttamente rilasciate dalla scuola che vi offre il corso. In altri casi (attenzione, sono parecchi!) invece si tratta soltanto di una parola usata per rendere più invitante un’offerta ma, nella realtà vuota di significato.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Forse, dunque, vale la pena di farsi qualche domanda (se vuoi fare il coach, dovrai imparare a fare le giuste domande). Certificato da chi? Chi riconosce questo certificato? Chi lo conosce? E in che termini lo riconosce? Avere la tal certificazione che reali benefici mi porta?</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Sono tutte domande alle quali sarebbe opportuno che il “certificatore” vi rispondesse e con le quali potrà realmente dimostrarvi l’utilità, la garanzia e l’efficacia del certificato.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Con queste informazioni potrai poi fare un facile raffronto tra quello vuoi tu, e ciò che quella certificazione ti offre. (visibilità: di che tipo e presso chi? Garanzia di qualità presso i vostri potenziali clienti: quale qualità? Etc...)</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Adesso sappiamo che l’espressione “Coach Certificato” può essere usata in molti modi quindi è opportuno indagarne il reale significato: per valutare se è una parola usata per far scena o se realmente corrisponde a ciò che ti serve.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.gedprefabbricati.it/image/general/approved.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="144" src="http://www.gedprefabbricati.it/image/general/approved.jpg" width="200" /></a></div><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Infine, se ti piacciono tanto le certificazioni: certifico che hai letto questo post!</div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-4748231232489254941?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-4026300871503140642010-09-11T18:57:00.001+02:002010-09-11T19:03:51.398+02:002010-09-11T19:03:51.398+02:00dal dire al fare<div style="text-align: justify;">Tutti conosciamo il detto "tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare". La metafora sta lì a ricordarci che tra le nostre intenzioni e le nostre azioni, tra ciò che desideriamo e ciò che facciamo per ottenerlo, spesso c'è un abisso. Un abisso fatto di impedimenti esterni ed interni, a volte di mancanza di volontà, a volte di mancanza di altre risorse. Spesso inoltre questo abisso finisce per diventare un alibi: il percorso è talmente lungo, la rotta talmente incerta, che non ci si decide mai a mettersi in viaggio. Sappiamo che potremmo stare meglio in un altro posto ma rimaniamo inchiodati dove siamo: qualche volta perchè non abbiamo in mente esattamente dove è il posto dove vogliamo arrivare, qualche volta perchè il viaggio per arrivarci (il mare che dobbiamo attraversare), ci spaventa.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Con il coaching accade invece, come nel titolo di questo post, che si passi dal dire al fare. Quando finisce una sessione si esce con un piano concreto di azioni (e la forza e le risorse per metterlo in pratica). Ad ogni sessione, ad ogni cliente, ad ogni momento di un percorso di coaching, corrispondono diverse risposte: a volte il piano prevede una rotta completa a volte semplicemente l'azione di mettere una barchetta in mare e orientare la prua. Ma sempre, da una sessione, si uscirà pronti per mettersi in azione: smettere solamente di "dire" e cominciare a "fare".<br />
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</div><div style="text-align: justify;">Tecnicamente, visto dagli occhi del coach, è forse la parte più semplice di una sessione: il lavoro "difficile" è supportare il cliente nella definizione precisa dei risultati che vuole raggiungere, nell'analisi della realtà allo stato attuale, nella ricerca delle risorse su cui poter fare affidamento nel suo percorso. Una volta capito dove sei, dove arrivare e su quali risorse contare... le azioni da mettere in pratica emergono quasi naturalmente, conseguenzialmente. Ma è comunque il momento in cui si passa dall'astratto al concreto: le parole diventano impegni.<br />
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</div><div style="text-align: justify;">Il lavoro del coach, si conclude con la sessione (e riprende a quella successiva); il lavoro del cliente (parola orribile per descrivere più semplicemente "la persona che ha deciso di investire sul proprio sviluppo") continua tra una sessione e l'altra: con le azioni che decide di mettere in pratica, i passi che decide di compiere.<br />
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e tu? hai già messo la tua barca in mare? hai iniziato a remare (o a sfruttare il vento)?<br />
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</div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-402630087150314064?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-15376417140307151412010-08-30T14:57:00.000+02:002010-08-30T14:57:01.971+02:002010-08-30T14:57:01.971+02:00cos'è il coaching - animazioneun video-cartoon su cos'è il coaching.<br />
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<a href="http://www.youtube.com/watch?v=UY75MQte4RU">http://www.youtube.com/watch?v=UY75MQte4RU</a><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-1537641714030715141?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-2536613306422591902010-08-17T09:53:00.003+02:002010-08-22T19:51:31.377+02:002010-08-22T19:51:31.377+02:00pensiero laterale<div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial; font-size: small;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"><br />
</span></span></div></div><div style="text-align: justify;">il lavoro del coach consiste (tra le altre cose) nel supportare il cliente a sviluppare nuovi punti di vista. osservando la situazione da altre prospettive, il cliente sarà capace di trovare nuove soluzioni per raggiungere i risultati che vuole ottenere. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div><div style="text-align: justify;">questo mi rimanda alla definizione di "pensiero laterale", espressione coniata da Edward De Bono, con la quale si intende la capacità di trovare soluzioni utilizzando un approccio non diretto.</div></div><div><div style="text-align: justify;"><br />
</div></div><div><div style="text-align: justify;">su youtube ho trovato questo spot che, a mio parere, esemplifica in maniera eccellente tale concetto. Buona visione.<br />
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</div></div><div><div style="text-align: justify;"><br />
<div><div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=_CqgnZhb--Q">guarda il video</a></div></div><div></div></div></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TGpBWTNIvHI/AAAAAAAAATc/ngskrNNejBE/s1600/default.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://2.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TGpBWTNIvHI/AAAAAAAAATc/ngskrNNejBE/s200/default.jpg" width="200" /></a></div><br />
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<div style="text-align: justify;">p.s.: il video pubblicizza (purtroppo) una lotteria istantanea. pur rispettando le scelte di chiunque, personalmente non apprezzo questa forma di tassa sulla felicità. Credo che la felicità uno se la debba costruire in altra maniera: ma magari ne parlo in un altro post.</div></div><div><br />
</div><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-253661330642259190?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-49307662004440024252010-08-10T14:35:00.007+02:002010-08-13T08:42:20.949+02:002010-08-13T08:42:20.949+02:00Bisogno o opportunità<p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Capita non di rado che, una volta che spiego a qualcuno in cosa consiste il mio lavoro di coach, l’interlocutore mi dica: “ah be’, io non ne ho bisogno...”. Buon per te, rispondo io: è sempre più facile lavorare in una situazione in cui non ci sono mancanze, lacune, vuoti da colmare (bisogni, appunto). Tuttavia lo invito a valutare la prospettiva di affrontare un percorso di allenamento non come bisogno, ma come opportunità.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Proprio perchè non ne hai bisogno, proprio perchè la tua situazione è soddisfacente già senza sforzo, immagina dove potresti arrivare lavorando insieme ad un coach.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p> </o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Che beneficio trovi nell’accontentarti di quello che hai?</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p> </o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">E tu? Quali opportunità vedi per te, dal coaching?</p><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-4930766200444002425?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-85678552683785740212010-08-06T16:31:00.003+02:002010-08-13T17:45:05.692+02:002010-08-13T17:45:05.692+02:00Sondaggio<form action="http://poll.pollcode.com/fLRg" method="post">non amo i sondaggi, danno molto poco respiro alle risposte... ma è uno spunto per conoscerci. Se vuoi ampliare la tua risposta hai tutto lo spazio che vuoi nei commenti...<br />
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<table bgcolor="EEEEEE" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" style="width: 500px;"><tbody>
<tr><td width="800"><span style="font-family: Georgia;"><b>in che modo sei interessato al coaching? come sei arrivato su questo blog?</b></span></td></tr>
<tr><td align="center" width="500"><div style="text-align: left;"><span style="font-family: Georgia;"><input name="answer" type="radio" value="1" />cerco un coach per me </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: Georgia;"><input name="answer" type="radio" value="2" />voglio introdurre il coaching nella mia azienda </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: Georgia;"><input name="answer" type="radio" value="3" />voglio diventare coach </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: Georgia;"><input name="answer" type="radio" value="4" />sono gia' coach </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: Georgia;"><input name="answer" type="radio" value="5" />per sbaglio, cercavo altro </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: Georgia;"><input name="answer" type="radio" value="6" />per altri motivi...</span><br />
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</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: Georgia;"><br />
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<span style="font-family: Georgia;"><input type="submit" value="Vote" /> <input name="view" type="submit" value="View" /></span><br />
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</tbody></table></form><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-8567855268378574021?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-36846150795937059172010-08-05T16:13:00.001+02:002010-08-05T16:14:30.209+02:002010-08-05T16:14:30.209+02:00prova empirica dell'ineluttabilità del cambiamento<p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Immagina te stesso 10 anni fa: il tuo lavoro di allora, la tua posizione in azienda, la tua famiglia, la tua casa, i tuoi colleghi i tuoi capi,... (puoi anche chiudere gli occhi se ti aiuta, poi riaprili per continuare l’esercizio). Adesso domandati: che cosa è cambiato da allora ad oggi?</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Ok, ok, fermati pure... forse facciamo prima se mi dici che cosa è rimasto uguale.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Ora pensa a te fra 10 anni... il tuo lavoro, la tua posizione in azienda, la tua casa, i tuoi colleghi... Pensi che saranno più le cose cambiate, rispetto ad oggi, o quelle rimaste uguali.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p> </o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Non puoi scegliere se cambiare o no, il cambiamento è inevitabile: avviene che tu lo voglia o meno.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p> </o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Data questa evidenza, non sarebbe meglio poter decidere COME cambiare?</p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify">Tu sai già COME vuoi cambiare? Sei pronto per il cambiamento?</p><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-3684615079593705917?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3933722090827565021.post-31020953857378427622010-08-03T09:55:00.005+02:002010-08-03T10:02:35.318+02:002010-08-03T10:02:35.318+02:00il viaggio del coaching<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify"><br />Ci sono diverse definizioni, più o meno ufficiali, del coaching.</p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">Da quella di wikipedia.... <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Coaching">apri la pagina</a></p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">a quella dell’ICF (la associazione di coach professionisti più “importante” a livello mondiale)... <a href="http://www.icf-italia.org/fic/?page_id=133">apri la pagina</a></p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">In questo post però non vorrei aggiungere una definizione in più (personalmente ho fatto mia la definizione ICF) ma dare la mia "visione" del coaching. La mia "visione" nel senso concreto della parola; cioè come visualizzo mentalmente il coaching quando lo devo descrivere a qualcuno, o quando lo adopero nelle vesti di coach dei miei clienti.</p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">Per me il coaching è supportare il cliente nel suo percorso da un punto di partenza A a un punto di arrivo B, e aiutarlo a rendere questo “viaggio” il più rapido e semplice possibile. </p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">Il punto A rappresenta dove il cliente si trova adesso, il punto B è la sua destinazione ideale: dove vorrebbe trovarsi se potesse decidere con piena responsabilità il proprio punto di arrivo.</p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">A volte è sufficiente definire i due punti, tracciare una linea retta che li congiunga, scegliere il “mezzo di locomozione” e mettersi in marcia. A volte potranno presentarsi degli ostacoli lungo quella linea; sarà allora opportuno definire una strategia per superarli (aggirarli, saltarli, distruggerli...).</p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">qualcosa insomma all'incirca rappresentabile come in questa immagine:</p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TFfMyKZBK1I/AAAAAAAAATU/0BW14WVtoTc/s1600/Copia+di+A+-+B+coaching+per+il+blog.jpg"><img src="http://3.bp.blogspot.com/_z041-uuMw_o/TFfMyKZBK1I/AAAAAAAAATU/0BW14WVtoTc/s200/Copia+di+A+-+B+coaching+per+il+blog.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5501090632011164498" style="cursor: pointer; width: 200px; height: 142px; " /></a></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify"><br /></p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify"><o:p> </o:p></p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify">Una visione del genere ben si presta a ogni ambito in cui il coaching potrà essere applicato concretamente: il lavoro, la tua vita personale, le relazioni con chi ti circonda. C’è un punto A, dove sei ora, e un punto B, il punto dove tu vorresti arrivare. Ovviamente poi ci sono infiniti altri punti, più o meno distanti da B. Alcuni potrebbero essere soddisfacenti, altri potrebbero essere molto deprimenti.</p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify"><br /></p> <p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="text-align:justify"><o:p> </o:p></p> <p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="text-align:justify">La domanda è, sapendo che comunque da qualche parte dovrai arrivare, non vale la pena di scegliere verso dove puntare? È meglio scegliere di indirizzare il proprio viaggio verso un punto B (dove vogliamo arrivare) oppure è meglio lasciarsi trasportare verso un punto sconosciuto e sperare che sia soddisfacente?</p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="text-align:justify"><br /></p><div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/3933722090827565021-3102095385737842762?l=italiancoachingroup.blogspot.com' alt='' /></div>coachitnoreply@blogger.com0